venerdì 21 giugno 2013

Il Grande Fratello avanza.

Le tecniche di controllo sui cittadini sono sempre più diffuse e capillari.
Questa nuova notizia arriva dalla Spagna.
Di Marta Serafini, dal sito www.noreporter.org:

Un Trojan di Stato. Perfettamente legale e da installare sui computer, gli smartphone e i tablet di chi è sospettato. La proposta arriva dalla Spagna e, se passerà, permetterà - previa riforma del codice penale - alle autorità di spiare tutti i supporti elettronici di una persona sotto indagine o in custodia cautelare. Il tutto senza che il diretto interessato ne sia, ovviamente, a conoscenza.
A lanciare l'idea è stata una commissione del ministero della Giustizia spagnolo seguendo l'esempio tedesco. In Germania tuttavia i trojan vengono usati solo in caso di indagini per terrorismo e ciò che fa più discutere - anche alla luce delle rivelazioni su Prism e sull'amministrazione Obama - è sull'uso indiscriminato che si può fare di questo nuovo tipo di intercettazioni. Sia quel che sia il Guardasigilli Alberto Ruiz Gallardón non ha ancora deciso. Una volta installato il trojan infatti - come spiega El Pais, le possibilità per la polizia sono praticamente infinite. «In questo modo si può accedere anche alle password di tutti i profili e alle coordinate bancarie dell'utente», spiega un docente di legge spagnolo. Stessa cosa anche per Skype e per i servizi di posta elettronica. Ma non solo. Una volta ottenuto il permesso del giudice per installare il programma viene automaticamente esteso a tutti gli apparati elettronici, compresi smartphone, tablet e pennette Usb. E i provider sono obbligati a cooperare con le autorità.
Secondo chi ha proposto la legge, questo sistema sarebbe utilissimo per combattere pornografia, crimine organizzato e terrorismo. Ma in Spagna si è già aperto un dibattito sui confini di operazioni di questo tipo. Tra le domande più ricorrenti, quella sull'appalto della produzione dei trojan. «Chi dovrà elaborarlo avrà grandi guadagni e potere», sostiene qualcuno. «E le caratteristiche saranno chiare?», chiede qualcun altro. In attesa di capirlo, ciò che è certo è che anche in Europa si sta ponendo il problema dei controlli (e delle intercettazioni) su web. Oltre alla Germania, un disegno di legge simile è stato formulato nei Paesi Bassi, dove si ipotizzava addirittura la distruzione dei dati (presumibilmente illegali) trovati sui computer analizzati. In Germania, invece, il governo e la polizia federale hanno ammesso di monitorare Skype, Google Mail, MSN Hotmail, Yahoo Mail e la chat Facebook qualora si ritenesse necessario. Come dire, insomma, che il trojan di Stato sta diventando sempre più potente.

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